lunedì 18 gennaio 2016

Deciders. Spunti di riflessione sulla Rete: di cosa parliamo domani da Mooks.

Hate speech, oblio online, content policy, piattaforme digitali, algoritmi e codici: sono queste alcune delle parole chiave di Deciders – il mio saggio sociologico sull’impatto di Facebook, Twitter, Google sul funzionamento della sfera pubblica e sulla regolamentazione della Rete –   ormai divenute centrali per capire l’importanza del Web 2.0 nella società e nella politica globale, nazionale e locale. Si tratta, infatti, sempre più, di tematiche che investono la nostra quotidianità di cittadini in rete e ne condizionano interazioni e dinamiche, scatenando sentimenti e paure, riflessioni e accesi dibattiti.
La seconda presentazione di Deciders, in programma oggi, martedì 19 gennaio, alle 18, presso il bookshop Mondadori di Piazza Vanvitelli, Mooks, sarà, infatti, l’occasione per analizzare la problematicità e l’evoluzione di questi aspetti della vita sociale e politica, a partire da alcuni casi di attualità e cronaca.
Parleremo, infatti, delle sanzioni che la Turchia ha comminato a Twitter per non aver rimosso alcuni contenuti di propaganda terroristica, scelta che la piattaforma di microblogging difende strenuamente, e simbolo del potere decisionale che i big della Rete detengono sulla libertà di espressione online, in positivo o in negativo che sia; analizzeremo il caso del blog di Beppe Grillo, che spesso rilancia commenti e battute sessiste dei suoi sostenitori e seguaci, come è accaduto recentemente con gli insulti alla Boschi ed alla Picierno, per capire quali (e se ci) sono i confini tra hate speech e dibattito politico in rete; ci soffermeremo sulle discussioni online – che spesso svelano reazioni e sensibilità poco note delle nuove generazioni –  relative ad episodi di cronaca nera accaduti recentemente in Campania, come quelli che hanno coinvolto Nello Mormile, il ragazzo che ha guidato a luglio contromano in Tangenziale, causando la morte della fidanzata e di un altro automobilista, e Gabriella, la diciannovenne di Mugnano morta in ospedale durante un intervento di interruzione della gravidanza; ancora, parleremo della recente caduta di stile di Gad Lerner, un passato da direttore del TG1, che sul suo profilo Facebook ha accostato Salvini e Razzi alla bomba ad idrogeno lanciata in Corea del Nord, e dell’attacco personale di Alessio Postiglione, addetto stampa e social media manager del sindaco di Napoli De Magistris, a Yamamay, per analizzare il delicato ruolo dei professionisti dell’informazione (soprattutto quando rivestono un ruolo istituzionale) nella sfera pubblica digitale; infine, ci interrogheremo sul proliferare di pagine Facebook appartenenti a blog, giornali locali e nazionali, testate native digitali, per capire le nuove dinamiche dell’informazione online, alla luce di algoritmi, condizioni di utilizzo della piattaforme e iniziative quali Instant Articles (di Facebook) e Digital News Initiative (di Google).

Tutti questi spunti di riflessione saranno condivisi dall’autore con Ciro Pellegrino e Raffaella Ferrè, una coppia (anche nella vita) impegnata nell’informazione e nella scrittura. Ciro è giornalista presso la testata nativa digitale Fanpage, nonché autore di inchieste sociali e politiche, ed è diventato negli ultimi anni un riferimento importante nello scenario partenopeo per capire gli scenari dell’informazione (e delle relative professioni) in rete; Raffaella ha invece unito al giornalismo la passione per la scrittura, con la pubblicazione di romanzi (su tutti Santa Precaria) e racconti, che offrono notevoli spaccati generazionali sulle vite e sulle “carriere morali” dei millennials (napoletani e non) ingabbiati tra lavoro e sentimenti, in entrambi i casi in condizioni di incertezza. Il loro contributo potrà certamente arricchire una conversazione che toccherà, oltre che avvenimenti noti a tutta l’opinione pubblica, episodi personali vissuti dai due discussants.

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